Sin dal suo arrivo a Roma, il tecnico ha iniziato una serie di cessioni di professionisti che fino a quel momento aveveno dato tanto alla roma, cio nonostante non rientravano nel progetto lungimirante messo a punto con la società. Se da una parte uscivano calciatori di ottima qualità e con lunga esperienza, dall'altra entravano giovani con ampi margini di crescita e di assoluto talento.
Considerando che il calcio è uno sport dove il gruppo è di per se un valore che a volte fa la differenza, la roma di oggi cambiata totalmente ha un gap da recuperare nei confronti delle altre non indifferente.
Considerando che i singoli presi non solo sono giovani ma provengono da campionati diversi e ovviamente non conoscono le insidie del nostro campionato, come per esempio la classica trasferta in una piccola provincia che di per se puo sembrare facile, diventa una punizione pesante inflitta da chi ha un gioco collaudato e da forti motivazioni.
Fatte le considerazioni del caso, viene da se che il campionato di esordio del tecnico sarebbe stato a dir poco complicato, ma questo Luis Enrique in qualche modo lo sapeva già quando alle prime delusioni dei tifosi e ad una classifica difficile da accettare rispondeva che il progetto necessitava di tempo per poter esprimere il suo potenziale.
La roma di oggi giovane ed inesperta lotta per il terzo posto...dove potrebbe arrivare con una stagione alle spalle di rodaggio?
Facendo un "in bocca al lupo" al tecnico speriamo di poter rispodere alla nostra domanda vedendolo sulla panchina della Roma anche il prossimo anno.
